Acquistare online è la nuova passione degli italiani: i fatturati degli e-commerce che hanno saputo ritagliarsi una fetta di mercato è in costante crescita, così come il numero di transazioni generate dai negozi web italiani.
Un fenomeno che è frutto della costante informatizzazione della popolazione del “Bel Paese”, ma che è anche sintomo di una crescente fiducia nei confronti delle tecnologie e in particolare nel meccanismo delle vendite online, che obbliga sì a rinunciare al contatto fisico e visivo con il commerciante, ma allo stesso tempo riduce le spese e rende lo shopping “di nicchia” sempre più comodo e a portata di mano di tutti.
Alle grandi catene di shopping 2.0 (pensiamo ai colossi come Amazon, Zalando e tanti altri player nel mercato delle vendite sul web) si aggiungono costantemente piccoli negozi, spacci artigianali e punti vendita di abbigliamento online che consentono di coprire un raggio sempre maggiore di domanda, soddisfando le richieste di tutti gli acquirenti, anche dei più esigenti e di coloro desiderosi di acquistare prodotti di “coda lunga” (la “nicchia” specializzata, che costituisce il vero plus del World Wide Web).
E non si tratta soltanto di “roba da giovani nerd”: sono sempre più larghe le forbici di età che acquistano ogni giorno dai negozi online, non solo grazie ai più informatizzati nipotini ma anche in prima persona. Tablet, smartphone e dispositivi mobile rendono sempre più alla portata di tutti l’acquisto di beni attraverso il web, e la crisi offre nuove opportunità di business alle piccole aziende che vendono prodotti di nicchia o che offrono particolari sconti o promozioni ai propri clienti.
Chi l’avrebbe immaginato che dai colossi degli acquisti per corrispondenza si passasse in così pochi anni alle grandi catene e ai piccoli e-commerce di nicchia?